Sono trascorsi ormai due anni da quando é stato modificato profondamente l’art.2086 del codice civile, quello relativo alla gestione delle società (di tutte: società di capitali, di persone, di grandi o di piccole dimensioni). In sintesi viene previsto l’obbligo, in capo all’amministratore, di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alla dimensione dell’impresa anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale. Cosa vuole dire questo articolo è perché dovrebbe interessarti? Se "crisi d'impresa" é facilmente comprensibile, non altrettanto sembrerebbe esserlo il termine “rilevazione tempestiva”. Ebbene, una rilevazione è “tempestiva” quando interviene al momento giusto, ossia in tempo utile per evitare la crisi o la perdita della continuità aziendale. Facciamo un esempio pratico: se guidando l’auto ci si trovasse in prossimità di un incrocio con il semaforo rosso, la rilevazione sarebbe tempestiva se consentisse di arrestare l’auto in tempo utile per evitare di superare la linea dello stop. Stessa cosa dicasi nella gestione della società: l’adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile dovrebbe consentire la segnalazione “in tempo utile” di ogni possibile crisi aziendale o di perdita della continuità aziendale per potervi mettere mano immediatamente e scongiurarla tempestivamente! Ma questo accade nella realtà oppure è solo…fantascienza? Purtroppo lo strumento di “rilevazione della crisi d’impresa” al quale la maggior parte degli imprenditori si affidano si basa principalmente sul bilancio annuale, spesso elaborato da un consulente esterno alcuni mesi dopo la chiusura dell’esercizio. Se fai così anche tu, ti consiglio di procedere nella lettura… Potresti dire che che é stato adottato un sistema di “allerta tempestiva”? In teoria, nemmeno un bilancio elaborato ed analizzato entro il mese successivo potrebbe dirsi tempestivo. Sarebbe un po' come pensare di fermare l’auto quando ormai si è già oltrepassato l’incrocio e l’incidente è già avvenuto. Oltretutto, rilevare la crisi dai dati di bilancio significa semmai rilevare che la crisi c’è già e non che è stata rilevata in tempo utile! Ma, e forse anche questo è ignoto alla maggior parte degli amministratori, quale sanzione ha previsto il legislatore? Nell’ambito della circolazione stradale è abbastanza evidente che la responsabilità del conducente lo porta ad addossarsi l’intera colpa del proprio operato ed il conseguente risarcimento del danno arrecato, ma per quanto riguarda la gestione della società? Che responsabilità ci possono mai essere? L’articolo 2476 del codice civile prescrive che gli amministratori (anche di srl ed spa) siano responsabili con il proprio patrimonio personale verso la società e verso i creditori sociali per l’inosservanza di quanto disposto dalla legge, ossia: pagheranno di tasca propria il non essersi adoperati ad introdurre in società tutti quegli strumenti adeguati alla rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa! In parole povere, dal 16 marzo 2019 tutti gli amministratori che non hanno dotato l'azienda di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile, capace di intercettare gli indizi di crisi e, soprattutto, la perdita della continuità aziendale, rispondono di tasca propria per tutti i debiti sociali della società amministrata. E questo a causa dell'inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell'integrità del patrimonio sociale, così come disposto dal nuovo art. 2476 c.c. Ma c’è la soluzione e quello che può apparire come un onere insormontabile in realtà può trasformarsi in una grossa opportunità: imparare a gestire la propria società guardando al futuro e non al passato, come fatto sino ad ora. Premesso che il fattore tempo è fondamentale per non aggravare posizioni già “delicate”, il punto di partenza consiste nell’esame della situazione attuale, di quanto già impostato in azienda e di quanto è invece ancora da introdurre. L’analisi dello stato di salute attuale dell’attività consente di avere un primo quadro della situazione dal quale partire per adottare tutte quelle misure necessarie a garantire sia lo sviluppo e la crescita dell’attività, sia la tutela del patrimonio degli amministratori. Per comodità ti riporto il link dove puoi procedere ad un check up gratuito sulla salute dell’impresa: https://forms.gle/FC1ki1kJTWB3qqTQ7