Sai quali sono i primi segnali che vengono rilevati quando un’impresa è in crisi? Questi sono i tratti comuni rilevati in gran parte delle imprese che poi, in un secondo momento, hanno evidenziato forti inefficienze, mettendo a rischio la continuità aziendale. È proprio sulla base di questi dati che è stato introdotto il nuovo art. 3, comma 3, lettera c, presente all’interno del Codice della Crisi d’Impresa ed entrato integralmente in vigore il 15.07.2022. L’obiettivo principale di questa norma non è certo quello di additare stati di crisi, quanto piuttosto quello di assicurare alla collettività un bene prezioso: l’Impresa sana! Il legislatore lo fa tutelandola da possibili inefficienze che progressivamente potrebbero erodere la sua liquidità, provocando un sovraindebitamento e, a lungo andare, una situazione di default difficilmente recuperabile. E l'amministratore? L’amministratore è proprio quello a doverne rispondere, spesso, in sede giudiziaria. La sua responsabilità, infatti, è chiamata in causa nel momento in cui viene accertato che non sono state applicate le azioni necessarie ad impedire l’aggravamento della situazione di crisi. Cosa fare allora, dirà il lettore, per evitare tutto ciò? Lo Stato italiano vuole Amministratori d’Impresa sempre più presenti, coinvolti e capaci: la carica non può più essere ricoperta solo formalmente. Un amministratore ha il preciso compito di gestire, vigilare e intervenire attivamente qualora avverta una possibile crisi. Due quindi sono le parole magiche: ”Adeguati assetti” organizzativi, amministrativi e contabili. L’art. 2086 del cc. impone all’amministratore di istituire tali assetti sulla base della dimensione e della natura della propria azienda per tre motivi: per aiutarlo a vigilare sull’impresa; per rilevare tempestivamente segnali di crisi per adottare tutti gli strumenti messi a disposizione dall'ordinamento Se pensi che il bilancio: sia tutto quello che ti serve per monitorare la salute dell’azienda; ti dica se i tuoi dipendenti sono soddisfatti del lavoro; ti dica se il tuo prodotto di punta è arrivato a maturazione diciamo che sei fuori strada e non hai la minima idea di cosa siano gli “adeguati assetti” previsti dalla legge. Ci sono valori qualitativi che il bilancio non riesce a misurare e sulla base dei quali invece si fonda lo stato di salute di un’impresa. Solo un controllo costante di queste informazioni e la loro corretta interpretazione ti possono dire se stai andando davvero nella giusta direzione. La Balanced Scorecard ideata da Kaplan e Norton è lo strumento più usato negli USA per monitorare costantemente l’andamento delle imprese. Il nostro studio ha a disposizione il primo e unico software cloud in Italia basato proprio sulla Balanced Scorecard: il Cruscotto di controllo. Vuoi avere una lettura dei dati aziendali trasformandoli in informazioni utili per una corretta gestione della tua azienda? Vuoi costruire un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile così come previsto dall’art. 2086 c.c., secondo comma, o semplicemente saperne di più? Chiamaci per maggiori informazioni, oppure compila il form presente alla fine della pagina nel link qui sotto. https://www.studiogandellini.it/cruscotto-aziendale1